EPISODIO 8: “IN EQUILIBRIO TRA LAVORO E VITA PRIVATA”Equipe di psicologia - Incontroluce2 Novembre 202318 visiteDirezione Psicologia0 Commenti18 visite 0 Sara: Amore puoi apparecchiare tu la tavola per favore? Mattia: Ma fallo tu piuttosto! Ma mi devo mettere io adesso a farlo, che sono tornato a casa da dieci minuti? Sara: Hey, piano, piano…. Perché mi rispondi così? Ti ho solo chiesto un piccolo favore…. Mattia: Uff.. hai ragione, scusa, ho esagerato… è che sono stanco, non ne posso più… ho avuto una giornataccia al lavoro, e non è finita qui. Devo ancora controllare le mail… Sara: Ancora le mail? Ma sono le 21! Va bene una volta, va bene due, ma tutti i giorni sempre la stessa storia.. Non stacchi mai! Stai sempre con quel cellulare in mano, e devi rispondere alle mail, e devi finire di sistemare i documenti.. Mattia, qui dovresti rilassarti, stare un po’ con me e i bambini… Invece tu porti a casa le cose da fare e i nervosismi legati all’azienda! Prima non eri così… Molti di noi passano una buona parte del tempo al lavoro. Questo è un mezzo non solo per sostentarci, ma anche per raggiungere autorealizzazione, soddisfazione personale, per aumentare la nostra autostima e motivarci sempre più. Talvolta, abbiamo la tendenza a voler tenere separati a tutti i costi il lavoro e la vita privata, ma non sempre questo è la cosa giusta per noi. I confini tra questi due ambiti, infatti, sono sempre più sfumati, in termini di gestione del tempo, ma anche a livello emotivo: pensate, ad esempio, quando avete una giornata pesante a lavoro, e portate anche a casa la tensione ed il nervosismo. Oppure, vi è mai capitato di sentirvi sopraffatti dalla quantità di cose da fare nella giornata, e di avere la sensazione di non avere tempo per farle? Di portare il lavoro a casa? Di mettere il lavoro al primo posto e magari trascurare altre attività, come lo sport, degli hobby, una cena fuori, o un pomeriggio al parco con vostro figlio? Non c’è nulla di sbagliato in termini assoluti nel controllare 10 minuti le mail dopo cena, o nel tornare a casa arrabbiati se abbiamo avuto una delusione al lavoro, come è successo a Mattia: può capitare a tutti. È importante, però, che questo non diventi un ostacolo per la nostra vita extralavorativa, che ci permetta di svagarci, di passare del tempo di qualità con la nostra famiglia o con gli amici, che non sia un impedimento per i nostri progetti futuri. Allora può essere utile fermarci un momento, e chiederci: “Quanto tempo occupa mentalmente e concretamente il lavoro nella mia vita?”, “Quanto sta limitando l’espressione di me stesso?”, e infine “Cosa mi ha portato, negli anni, a trovare questo specifico equilibrio?”. Un’integrazione tra i due mondi, lavorativo e privato, può arricchirci: possiamo ad esempio utilizzare una competenza acquisita al lavoro anche a casa. O ancora, quando riusciamo a raggiungere importanti risultati professionali, la soddisfazione che comporta può influenzare positivamente la vita privata. Se invece per noi il lavoro è fonte di insuccessi, frustrazioni o stress, questi possono essere controbilanciati con elementi positivi nel privato, così da avere comunque una vita piena, ricca e soddisfacente. Possiamo trovare il modo giusto per noi di conciliare i due ambiti: la sfida è dunque guardarsi dentro ed essere come un funambolo, che deve cercare di restare in equilibrio bilanciando la parte destra e quella sinistra, e deve avere consapevolezza dei propri passi per raggiungere la meta. Vi proponiamo ora una piccola esperienza: prendete quattro bicchieri… il primo rappresenta voi stessi e le vostre passioni, il secondo la vita familiare ed il terzo la vita lavorativa. Riempite l’ultimo bicchiere d’acqua e distribuitela tra gli altri tre recipienti in base a quanto tempo, attualmente, dedicate ai diversi ambiti. Poi, rifate lo stesso esercizio, ma pensando questa volta a come vorreste idealmente che il vostro tempo fosse gestito. Per approfondimenti: Ghislieri chiara, Colombo Lara, “Psicologia della conciliazione tra lavoro e famiglia. Teorie e ricerche in organizzazione”, Raffaello Cortina Magnani Mario, Majer Vincenzo, “Rischio stress lavoro-correlato. Valutare, intervenire, prevenire”, 2011. Raffaello Cortina Sennet Richard, “L’uomo flessibile. Le conseguenze del nuovo capitalismo sulla vita personale”, 2016. Feltrinelli