‘Alla salute! Un aperitivo con l’esperto’: #Covid – Il cuore nelle maniRedazione13 Ottobre 202064 visiteEventi e workshop0 Commenti64 visite 0 Il locale ID Concept Store di via Oberdan ha accolto quello che è ormai un appuntamento fisso. Dopo l’esperienza ‘virtuale’, necessità dettata dalle restrizioni dell’emergenza Covid, ‘Alla salute! Un aperitivo con l’esperto’ ha ripreso il proprio consueto ciclo di incontri con un tema di strettissima attualità. Un gradito ritorno per gli affezionati dell’evento organizzato da Poliambulatorio Oberdan nel progetto Sport & Salute, speciale occasione di incontro e dialogo riguardo di temi di benessere e salute, fisica e psicofisica. Partenze e (ri)partenze nel contesto dell’emergenza sanitaria in atto: questo il succo dell’appuntamento che ha coinvolto testimoni e protagonisti diretti del complesso periodo di cui tutto il mondo è, tristemente, teatro. “#Covid – Il cuore nelle mani” è il titolo del libro presentato in occasione della serata, come sempre introdotta dal dott. Federico Maffezzoni, psicologo clinico e sociale, durante la quale sono stati letti e ripercorsi passaggi e testi scritti a cuore aperto dagli autori, presenti all’incontro per portare la propria personale testimonianza. “#Covid – Il cuore nelle mani è frutto di una riflessione venuta nel tempo, un’idea per esprimere con forza ciò che nel libro stesso viene raccontato. Si parla di possibilità e della speranza nata dopo il dolore: il virus ha posto barriere e allargato orizzonti, ci ha posto degli obiettivi” introduce la dott.ssa Santina Bianchini, docente presso la Libera Accademia di Belle Arti di Brescia e moderatrice della serata. Un toccantissimo contributo arriva dal dott. Roberto Farfaglia, medico specialista in chirurgia generale, chirurgia dell’apparato digerente ed endoscopia digestiva: “A causa del Covid ho perso entrambi i genitori, i miei fari: la frustrazione grande di quei giorni era essere impotenti di fronte all’onda che ci stava travolgendo. Mi sono trovato nella condizione di parente, di figlio, e ho dovuto calarmi in un altro personaggio: con mio padre ho potuto avere il grande privilegio di vivere con lui e accompagnarlo nell’ultimo viaggio. Io stesso sono stato malato e queste emozioni, questi drammi che abbiamo dovuto vivere, hanno messo a nudo l’anima, hanno scoperto dei nervi che erano abituati a nascondere il dolore. In quei giorni difficili, tuttavia, ho trovato la bellezza in tantissime piccole cose: ho avuto la sensazione che di fronte a drammi grandi e condizioni estreme si recuperi la capacità di vedere tutto con una percezione nuova“. Un’altra preziosa testimonianza è portata dalla dott.ssa Antonella Bertolotti, psichiatra e volontaria e fondatrice di Intermed Onlus: “Nel dolore, ho visto la bellezza nel ritrovarmi all’Ospedale di Manerbio, tra i miei colleghi, dove si è creata una sorta di famiglia, anche con i nostri pazienti: lo stimolo maggiore è stato sicuramente dato proprio da loro, per quanto fosse difficile riuscire a comunicare. Credo che trovare sempre una componente positiva e umoristica sia fondamentale nel nostro mestiere: è davvero la chiave del vivere“.