LA MEMORIA: UN ALLEATO DEL NOSTRO BENESSERE DA TENERE BENE A MENTE!
L’Università di Oxford definisce la memoria come la “facoltà con cui la mente memorizza e ricorda informazioni”.
Una definizione apparentemente semplice e intuibile per un concetto invece così complesso e intrigato.
Proviamo dunque a destreggiarci tra definizioni e spiegazioni, esaminando poi quelli che sono gli esercizi atti a tenere in allenamento la memoria.
Introduciamo la discussione, esplicitando le due principali memorie:
- La memoria a breve termine: il meccanismo di memoria che permette di trattenere una quantità limitata di informazioni per un breve periodo di tempo. Le cui caratteristiche principali sono dunque la capacità limitata e la durata finita;
- La memoria a lungo termine: memoria in grado di trattenere informazioni per un lasso di tempo che varia dai dieci minuti fino, potenzialmente, a tutto l’arco della vita.
A differenza di quanto comunemente viene detto, il cervello non possiamo definirlo come un magazzino dal quale attingere ricordi, in quanto il ricordo in sé è un’aggregazione di più informazioni sensoriali filtrati dalla nostra percezione che vengono recuperate in differenti parti della mente.
A tal proposito, quali sono le parti del cervello direttamente coinvolte nella memorizzazione?
- Ippocampo, situato nel lobo temporale, coinvolto nella generazione della memoria a lungo termine;
- Amigdala, anch’essa situata nel lobo temporale, coinvolta nella formazione e memorizzazione di ricordi associati ad eventi emotivi e nella conservazione di ricordi etichettati come importanti;
- Lobi frontali, necessari per il mantenimento dell’attenzione e importanti per acquisire nuove informazioni, attivare e recuperare quelle memorizzate, ricordare la fonte e tenere traccia dei tempi e l’ordine degli eventi specifici.
Dopo quest’infarinatura generale, esplichiamo ora quelle che sono buone pratiche per tenere in allenamento la memoria, che come sappiamo, con l’avanzare dell’età è caratterizzata da una più lenta elaborazione delle informazioni.
- Praticare l’esercizio aerobico (ovvero quell’esercizio che comporta un’accelerazione della frequenza cardiaca e respiratoria) che porta ad un miglioramento della funzione cognitiva
- Mantenere allenata la mente, attraverso attività quai la lettura, i cruciverba, gli scacchi, o l’imparare un qualcosa di nuovo. Più studi provano infatti che, un continuo apprendimento rallenta il naturale declino cognitivo.
- Dormire bene la notte
- Seguire una dieta sana
- Idratarsi in maniera costante e consapevole
Sei interessato ad approfondire le implicazioni mediche, psicologiche e sociali del tuo stato di salute o necessiti di consulto medico-sanitario? I professionisti di Poliambulatorio Oberdan sono a tua disposizione! Visita ora il sito web www.poliambulatorioberdan.it