Tipi di interventi protesici di spalla

Quando i trattamenti non chirurgici non riescono a trattare adeguatamente l’artrite della spalla, l’ortopedico può raccomandare l’intervento protesico. Le superfici danneggiate dell’articolazione vengono rimosse e sostituite con parti protesiche tipicamente realizzate in polietilene e leghe metalliche. Negli Stati Uniti più di 50.000 di questi interventi sono eseguiti ogni anno, in Italia si arriva al 10 – 15 % di questo numero.

Gli obiettivi dell’intervento sono:

  • Diminuzione del dolore 
  • Miglioramento della funzione 

Opzioni protesiche

Protesi anatomica

Questa chirurgia sostituisce le superfici originali della spalla con protesi di forma simile. È considerata l’opzione più affidabile per alleviare i sintomi di un’artrosi debilitante, ma non è adatta per le persone che vogliono rimanere molto attive o hanno i muscoli della cuffia dei rotatori danneggiati.

Protesi inversa 

Durante questo intervento il chirurgo inverte le posizioni della sfera e dell’incavo nell’articolazione della spalla. La parte sferica superiore dell’omero (osso del braccio) viene sostituita con una protesi a forma di cavità, mentre l’incavo (glenoide) situato nella scapola viene dotato di una sfera protesica. Ottima opzione per le persone i cui la cuffia dei rotatori è danneggiata. Tale protesi cambia il centro di rotazione dell’articolazione, consentendo ad altri muscoli di compensare la mancanza della funzione della cuffia dei rotatori.

Resurfacing e endoprotesi 

Opzioni meno utilizzate ma molto valide soltanto con indicazioni ideali. Si sostituisce la sola parte usurata del versante omerale e necessita accurata ricostruzione della cuffia dei rotatori come nella protesi anatomica.

Il tipo d’intervento chirurgico raccomandato dal medico dipende dal tipo di artrosi e da altri fattori quali l’età del paziente, la salute generale e il livello di attività.

La chirurgia protesica della spalla può alleviare il dolore e aumentare la funzionalità della spalla a lungo termine, è un intervento chirurgico importante che richiede un’ottimale fisioterapia post operatoria.

La maggior parte dei pazienti esaurisce i trattamenti non chirurgici prima di considerare un intervento chirurgico di sostituzione della spalla.

Decidere sulla chirurgia protesica della spalla

I pazienti con grave artrosi della spalla devono valutare i benefici e i rischi associati quando decidono di sottoporsi o meno alla chirurgia di sostituzione della spalla.

Comprensibilmente, alcuni pazienti possono provare a rimandare l’intervento chirurgico a causa delle preoccupazioni sui rischi associati o della necessità futura di dover sottoporsi ad un secondo intervento chirurgico a distanza di anni.

Il rinvio della chirurgia, tuttavia, può comportare ulteriori danni all’articolazione originale della spalla, rendendo più difficile l’imminente intervento e il recupero.

Ad esempio, il rinvio della chirurgia può:

  • Provocare atrofia muscolare per mancanza di utilizzo, rendendo più difficile la riabilitazione post-chirurgica
  • Portare a un’eccessiva perdita dell’osso glenoideo, complicando il lavoro del chirurgo nel posizionare le componenti protesiche 

Sostituzione della spalla contro altre sostituzioni articolari

L’intervento di protesica della spalla è il terzo più comune in ambito ortopedico e viene preceduto dagli interventi del ginocchio e dell’anca.

La spalla differisce molto dagli altri due poiché la spalla non è un’articolazione portante oltre ad avere un’anatomia unica che è molto dipendente dalla funzione tendinea.

Di particolare importanza sono le condizioni delle superfici articolari del paziente e dei muscoli della cuffia dei rotatori, da valutare molto bene prima dell’intervento per definire il tipo di artrosi in atto e quindi la tipologia di protesi da utilizzare.