TAC: di cosa si tratta?Redazione5 Settembre 20232 visiteLa salute passa da noi0 Commenti2 visite 0 La Tomografia Assiale Computerizzata, meglio conosciuta come TAC, è una procedura diagnostica che sfrutta le radiazioni ionizzanti (o raggi X) per ottenere immagini dettagliate in versione tridimensionale di specifiche aree del corpo umano, quali: encefalo, vasi sanguigni, ossa, organi addominali, organi toracici, vie respiratorie, ecc. Sempre più utilizzata a scopo preventivo ma anche per la valutazione fisica in campo sportivo, la TAC può essere prescritta solo a seguito di una visita specialistica ed essere svolta da un tecnico sanitario di radiologia medica. Particolarmente adoperata in campo oncologico, ottiene i migliori risultati nell’osservazione dei tessuti molli. L’esame consente di individuare masse molto piccole, spesso ai primi stadi della loro formazioni, permettendo di intervenire in maniera precoce con tutte le cure del caso. TAC a Brescia: come viene eseguita? La TAC si avvale di un’apparecchiatura costituita da tre elementi principali: il gantry, ovvero l’unità di scansione a forma di grande ciambella, da cui fuoriescono le radiazioni ionizzanti; il lettino sul quale viene adagiato il paziente; la postazione dove lavorano il tecnico sanitario di radiologia medica e il radiologo. Il paziente, sdraiato sul lettino, sentirà il gantry girare attorno a sé mentre verrà percorso da un fascio di raggi X che consente al medico di analizzare le parti del corpo interessate dall’esame diagnostico. Tramite l’uso di particolari algoritmi, le proiezioni assiali ottenute sono numerose e possono essere trasformate in immagini tridimensionali. TAC a Brescia: come prepararsi all’esame? L’esecuzione della TAC Brescia non necessita di alcuna specifica preparazione, come può avvenire invece per altre procedure mediche. Al paziente viene chiesto di accomodarsi sul lettino, di spogliarsi di qualsiasi oggetto metallico poiché può interferire con l’assorbimento dei raggi X, e di conseguenza, alterare le immagini ottenute. TAC: quando è sconsigliata? La TAC è un esame estremamente sicuro e non comporta effetti collaterali. Infatti, le radiazioni che attraversano il corpo sono in quantità minima. Fatte queste premesse, la TAC Brescia è controindicata qualora le pazienti siano donne in gestazione o bambini. In questi casi sono da preferire altre tipologie di indagini diagnostiche, come l’ecografia o la risonanza magnetica. I portatori di pacemaker possono sottoporsi alla TAC poiché le radiazioni non vanno ad alterare la loro funzionalità. TAC con mezzo di contrasto: quando è necessaria? Per l’esecuzione dell’esame, talvolta può essere richiesto l’uso del mezzo di contrasto, ovvero un liquido che viene iniettato prima, per ottenere maggiore chiarezza di alcune particolari strutture. Tale metodo viene adoperato per indagare sui tessuti molli. Il liquido agisce come una sorta di evidenziatore che, una volta iniettato per via endovenosa, permette un’ottima visibilità delle parti molli. Questo esame viene utilizzato soprattutto in casi di TAC all’addome e al torace e rappresenta il metodo più adatto per osservare il cuore ed i vasi sanguigni, ma anche quando si sospettano delle formazioni tumorali o la presenza di linfonodi. A differenza della comune TAC, chi si sottopone al mezzo di contrasto dovrà mantenersi a digiuno per almeno 6/8 ore prima dell’esame ed eseguire esami del sangue preventivi, utili per rilevare la creatinina o patologie a carico dei reni.