Ci sono voluti tredici anni perché Brescia riassaporasse la pallacanestro dopo l’oblio. Tredici anni, molto cuore e una dose massiccia e imperativa di coraggio: perché riempire un vuoto lungo più di un decennio porta con sé un vento misto di entusiasmo e aspettative. Gioia e riconoscenza mescolate in egual misura a incognite e coordinate del tutto imprevedibili sulla mappa del futuro.

La lungimiranza di Matteo Bonetti e Graziella Bragaglio, accompagnati in questo viaggio da nomi importanti come Ario Costa, Marco Solfrini, Filippo Taccola e Luca Vicinelli, è custodita in una piccola ma grande verità. Fin da quando ha messo radici, questo sogno è stato preso per mano con delicatezza e accompagnato sulle orme delle leggendarie antenate cestistiche dei tempi d’oro. Come a dire: “Tu puoi fare grandi cose, ce l’hai scritto nel DNA”.

In una serata di fine estate – è il 31 agosto del 2009 – la sala consigliare della sede municipale cittadina accoglie il ritorno del basket e abbraccia la nuova Leonessa, che nel frattempo prende casa al S.Filippo di Brescia, palazzetto polifunzionale che diventerà, per diversi anni a venire, il palcoscenico casalingo della squadra. Ospite d’onore della magica serata è Dino Meneghin, un gigante di questo universo: “Il nostro sport riacquista una piazza importante come Brescia: vedo esserci qui tutti gli ingredienti perché questa società , in poco tempo, torni al ruolo che onestamente gli compete”.

Il 27 settembre 2009 segna l’inizio di una nuova era. Il ballo delle debuttanti del Basket Brescia Leonessa nel Campionato di Serie A Dilettanti passa dalla sfida casalinga contro Trento. Mille e più bresciani incendiano il S.Filippo, spingendo la squadra fino al successo finale. Il ritorno a Brescia della pallacanestro porta i tratti di una marcia trionfale. L’anno 2009 si chiude egregiamente con dieci vittorie in quattordici gare e il 2010 non è da meno.

La Leonessa cavalca l’onda di un entusiasmo che abbraccia ormai ogni frangia della città, comprese le grandi realtà industriali locali: nel 2010 il club lega il proprio nome a quello della Centrale del Latte di Brescia, uno dei colossi del proprio settore, che per diverse stagioni accompagnerà le avventure del gioiellino cestistico nato all’ombra del Cidneo.

Quel magico anno, il Basket Brescia Leonessa termina la stagione regolare con un onorevolissimo quinto posto in classifica, partecipando ai quarti di finale play off. Contro la Paffoni Omegna, che aveva chiuso l’annata piazzandosi un gradino sopra Brescia, la serie termina 2-1 in favore dei piemontesi.

Ma, come si dice, il meglio deve ancora venire…